Pop, surrealista e spirituale. Dalle star della musica e del cinema all’isolamento fino a raggiungere la rinascita artistica. Ecco quello che vi aspetta alla mostra David LaChapelle. Dopo il diluvio che, dallo scorso 30 aprile, e fino al 23 settembre 2015 sarà ospitata presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma. Dopo ben 15 anni al fotografo e regista americano David LaChapelle torna nella capitale con una delle più grandi mostre a lui dedicate. Curata da Gianni Mercurio, la retrospettiva è promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e Turismo, è prodotta da Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con Madeinart e David LaChapelle Studio. Accompagnano le fotografie una serie di filmati dai video musicali ai backstages che permettono al visitatore di conoscere il complesso processo di realizzazione delle opere di David LaChapelle.
La mostra comprende circa 150 opere tra vecchi e nuovi lavori alcune dei quali di grande formato ed altre inedite ma tutte ruotano intorno ad una data ben precisa: il 2006. Da parte di LaChapelle, il 2006 è considerato una sorta “spartiacque” per la sua carriera in seguito alla sublime visione del “Giudizio Universale” realizzato da Michelangelo presso la Cappella Sistina. Da allora David decide di ritirarsi dalle scene abbandonando le star e trasferirsi in un’isola del Pacificoper ritrovare se stesso e la sua arte. Nasce così il progetto The Deluge con lo scopo di esporlo all’interno di un museo o galleria d’arte diversamente da quando accadeva fino ad allora. L’immenso pannello che dà il benvenuto ai visitatori sembrerebbe trattarsi di una trasposizione in chiave contemporanea del celebre affresco, una società prossima al disastro tra carrelli della spesa, zattere e sandali dorati. Le opere ospitate presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma includono anche le industrie solitarie ma attive presenti in Land Scape (2013) e le stazioni di rifornimento illuminate al neon nelle foreste pluviali dell’isola Maoui in Gas Station (2012). LaChapelle inoltre realizza tra il 2009-2012 la serie Still Life (2012) fotografando i cocci delle statue di cera in seguito all’incursione di un vandalo all’ interno del Museo delle Cere di Dublino.
Fotografo e regista americano, attivo nel campo della moda e della pubblicità, David LaChapelle, classe 1963, è uno dei più apprezzati artisti del nostro secolo. Parola di Andy Warhol che lo incarica come fotografo professionale per la rivista Interview magazine per poi collaborare con altre riviste come Vanity Fair, GQ e Vogue. Per i suoi scatti fotografici con moltissime celebrities dello star system come Courtney Love, Pamela Anderson, Angelina Jolie, Madonna, Michael Jackson, Naomi Cambell, Lady Gaga e David Backham. L’ instancabile LaChapelle realizza inoltre campagne pubblicitarie per Tommy Hifiger e Diesel, serie tv come Lost e Desperate Housewives e video musicali per artisti del calibro di Moby in Natural Blues e Amy Winehouse in Tears dry on their own.
In copertina: © David LaChapelle