Rimango sempre stupita dalle scoperte casuali, quelle che poi ti prendono alla pancia per la particolarità della storia e non ti mollano più. E’ il caso di Vivian Maier, fotografa americana di Chicago deceduta nel 2009. Peccato che lei durante la sua vita, abbia nascosto a tutti la sua passione per la fotografia continuando a svolgere il suo lavoro di sempre, ovvero la bambinaia a Chicago.
Di carattere schivo e chiuso ma dalla spiccata curiosità scattò migliaia di fotografie immortalando con la sua Rolleiflex visi, espressioni e gesti delle persone che incontrava per strada. A volte sotto falso nome o travestendosi, si cimentò anche nel cinema realizzando video con pellicole Super8 e 16mm. Esse rivelano una profonda curiosità che guidò l’autodidatta Maier verso tutti i ceti sociali dell’ America tra gli anni ’50 e ’70.
E allora come si è venuto a sapere la sua storia?
Nel 2007 un collezionista, fotografo e storico di nome John Maloof, alla ricerca di materiale sul suo prossimo libro sulla storia di un quartiere di Chicago, acquistò per 380$ una scatola contenente dei negativi presso una piccola Casa d’ Aste attirando l’attenzione dei critici. Da allora iniziò l’avventura alla ricerca di informazioni per ricostruire il talento del fotografo sconosciuto.
Il risultato è il film un documentario a lei dedicato: Alla ricerca di Vivian Maier (titolo originale Finding Vivian Maier). Uscito recentemente nelle sale cinematografiche italiane, è stato realizzato dallo stesso Maloof e dal produttore Charlie Siskel. Il film racconta la vita della street photographer grazie ad interviste di amici e i bambini dell’epoca, oggi adulti, che ci svelano un lato sconosciuto della street photographer viaggiando per New York, Chicago e la Francia.
Oltre al film, sono stati pubblicati numerosi cataloghi dei suoi “silenziosi” lavori e tra cui l’ultimo Vivan Maier: Self-Portraits curato da John Maloof e altrettante le mostre allestiste in giro per il mondo: da Chicago a Londra, da New York a Los Angeles, da Tours a Brescia.
Foto: © Vivian Maier/John Maloof
Che immagini curiose! E tu che storia nascondi?
Continua così…è un piacere leggerti.
Rosa
io ho tante storie tutte da scoprire! 😉