Sean Scully è uno dei più famosi pittori contemporanei irlandesi. Nato a Dublino nel 1945, emigra con la sua famiglia a Londra dove studia al Croydon College of Art poi alla Newcastel University e alla Hardard University negli Stati Uniti. attualmente vive e lavora a New York. Le sue opere si caratterizzano per un’indole astratta e minimale fatta di linee monumentali , colori terreni e pennellate colme di un gesto prorompente. Sean Scully è anche apprezzato per essere un abile fotografo e ne è un esempio l’affascinante serie Aran, fotografie in bianco e nero scattate nel 2005 alle piccole ma possenti mura presso le remote Isole Aran, a ovest di Galway.
Scully ha creato immagini che si nutrono chiaramente della propria estetica pittorica e la somiglianza di queste fotografie ai suoi dipinti è davvero impressionante! Sono l’esatta trasposizione dell’astrattismo pittorico. Frammenti di mura, pezzi di roccia perfettamente incastrati tra cielo e mare in un equilibrio di linee verticali e orizzontali, proprio come le pennellate delle sue tele. Un equilibrio però fragile, almeno questa è stata la sensazione che ho avvertito la prima volta che ho scoperto questa serie che è parte della personale ospitata presso la National Gallery of Ireland qui a Dublino inaugurata pochi giorni fa per celebrare i 70 anni dell’artista. Non avete anche voi l’impressione che da un momento all’altro una di quelle pietre, avvolte nell’ombra e accarezzate dal vento oceanico, stia per cadere facendo crollare l’intero muro?
Le Isole Aran rappresentano un luogo unico dove l’immaginazione di artisti e scrittori ha trovato da sempre la fonte di ispirazione per immortalare la sua bellezza desolata. Scully è stato capace di catturare poetiche immagini di mura centenarie dalle forme architettoniche. Sculture anonime e millenarie che riflettono la natura elementare esposta al vento rivelando l’austerità del paesaggio irlandese.
Non vedo l’ora di visitarle!
Foto di © Sean Scully