Da venerdì 29 al 31 marzo e dal 5 al 7 aprile torna la terza edizione di Riaperture. Siete pronti? Scopriamo insieme il (ricco) programma di eventi tra mostre, workshop e incontri con gli autori.

Tra novità e conferme

Riaprire luoghi dimenticati, chiusi e polverosi: questo lo scopo dell’associazione Riaperture che, per il terzo anno consecutivo, unisce rigenerazione urbana e fotografia attraverso un programma a dir poco ricco! I luoghi scelti, luoghi, protagonisti insieme alla fotografia, si dividono tra conferme e novità: Consorzio Factory Grisù (ex caserma dei Vigili del Fuoco), Palazzo Prosperi Sacrati e Palazzo Massari (riaperto eccezionalmente per Riaperture, per la seconda volta dopo il terremoto 2012, quest’anno senza impalcature). In più ci saranno la Salumaia dell’Hotel Duchessa Isabella e il negozio di via Garibaldi anche se la vera new entry  è rappresentata dalla caserma militare ‘Pozzuoli del Friuli’. Oltre alle mostre, ci saranno workshop, letture portfolio, laboratori didattici e l’iniziativa “Un caffè con gli autori” nelle mattine di sabato e mattina per incontrare i fotografi del festival. Ultima novità: questa volta c’è anche il mio zampino perché ho avuto il piacere di collaborare con loro per ciò che riguarda la stesura dei testi sui luoghi. Ringrazio tutti i ragazzi dell’organizzazione: Michela, Fabio, Maria Chiara e Lello con cui mi sono interfacciata telefonicamente e che spero di incontrare magari davanti ad una birra in quel di Ferrara! Ho intuito che sono bel gruppo, affiatato e appassionato di fotografia, e sono contenta di aver collaborato. Grazie! 

© Giovanni Cocco, Displacement, L’Aquila, 2012

Futuro

Il tema di quest’anno è il futuro e parlare di futuro associato alla fotografia sembra scontato dato che la principale funzione attribuitagli sarebbe appunto quella di rendere eterno l’attimo fotografato. Ahimé è una visione romantica della fotografia poiché la materia stessa di cui è composta, dalla carta all’emulsione fotosensibile, deperiscono con il tempo. Il futuro è anche l’anima stessa dell’associazione omonima che sta dietro al Festival perché, grazie al loro lavoro di ideazione e realizzazione della, riescono a dare nuova vita a luoghi dimenticati, chiusi e slacciati dal tessuto urbano. Invece, attraverso la fotografia, ex caserme, negozi e alberghi riprendono vita per essere vissuti sotto un punto di vista nuovo ed originale da curiosi e non provenienti sia da Ferrara che da altri parti d’Italia. La terza edizione di Riaperture quindi sarà l’occasione si riflettere sui cambiamenti sociali, ambientali e intimi attraverso le fotografie degli autori presenti in mostra. C’è ancora tanto da scoprire, luoghi, persone, valori, nulla è perduto e tutto deve ancora avvenire. Il nostro futuro sono le maestose navi di Venezia che approdano in laguna, campanello d’allarme nel fragile rapporto tra una città galleggiante e la pressione del turismo di massa che rischia di farla affondare. Il futuro è anche il legame tra una madre e una figlia, ma non solo come trasmissione del codice genetico ma è l’occasione per la donna di (ri)scoprire se stessa e il proprio corpo e i propri sentimenti. Il futuro è un tema molto vicino anche alla NEET generation (acronimo inglese che indica la generazione non lavora, non studia e non si dedica a nessun tipo di formazione) che ora più di prima si trova immerse nella confusione, nella rassegnazione e nella pressione di non dover fallire nei confronti di un sistema che contraddice se stesso.

Programma

Insomma, ecco tutte le mostre: a Factory Grisù vi aspetta Gianni Berengo Gardin con Venezia e le Grandi Navi, Francesco Cito e Il Muro d’Israele, Elinor Carucci con Getting Closer, Becoming Mother: About Intimacy and Family. 1993 – 2012, Claudia Gori – Le sentinelle, Fabio Sgroi – Past Euphoria. Post-Europa, Eugenio Grosso – Kurdistan Memories presso la Caserma “Pozzolo del Friuli”. Si continua con How far is a lightyear? di Simon Lehner a Palazzo Prosperi Sacrati e Mattia Balsamini che presenta Risorse disponibili e Ettore Moni Alps all’interno di Palazzo Massari. Chiude la formazione fotografica Tania Franco Klein – Sex Robots allestita presso la Salumaia dell’Hotel Duchessa Isabella, Giovanni Cocco, Caterina Serra – Displacement lungo via Mazzini (inaugurata lo scorso 16 marzo) e le immagini di Claudio Majorana al negozio di via Garibaldi con Neet, Zoe Paternianie Marika Puicher. Ci sarà anche spazio e tempo per due workshop tenuti dal fotografo vincitore del Word Press Photo Francesco Cito, fotografo e dal critico d’arte, curatore e fondatore di Chippendale Studio Luca Panaro dedicato il primo al pensiero dietro allo scatto e  alla creazione dei libri d’artista. Non mancheranno le letture portfolio con Francesco Zizola (World Press Photo), Claudia Gori (Premio Voglino 2018), Silvia Taletti (Art Director gruppo editoriale Sprea), Giada Storelli (redattrice Il Fotografo), Rocco Rorandelli (TerraProject) e Teodora MalavendaYourpictureditor (photo consultant e curatrice).

© Tania Franco Klein, Sex Robots

Biglietti

Biglietterie aperte da venerdì 29 a domenica 31 marzo e da venerdì 5 a domenica 7 aprile 2019
ore 10.00 – 19.00
Factory Grisù

ingresso 15 € – online 13 € (12€ fino al 1 marzo 2019)
Soci Riaperture, Arci, ACIS, Ferrara Off, Carta Fedeltà IBS, YoungerCard, MyFe Card, studenti, over 65, disabili e accompagnatori 13 €


ingresso gratuito per i bambini fino a 13 anni